giovedì 29 dicembre 2011

_A Massa Martana "Arte sotto l'albero"


“Arte sotto l’Albero” questo il titolo dell’esposizione di arte contemporanea che si sta tenendo in questi giorni in piazza Umberto I di Massa Martana Perugia. L’evento organizzato da Enrico Regni e Claudio De Bonis del portale artinumbria.net con la collaborazione della giornalista e critica d’arte Sonia Terzino si inserisce all’interno della decima edizione di Presepi d’Italia.
Alla mostra d’arte, che si avvale del patrocinio del comune di Massa Martana e di Confartigianato imprese Perugia prendono parte: Valentina Angeli, Massimo Bigioni, Alvaro Caponi, Gabriella Maino, Fausto Ciotti, Fabrizio Mecarelli, Michela Meloni, Monia Romanelli, Loretta Bernardini, Cristina Giuliani, Mauro Rampiconi, Lello Negozio, i fotografi d’arte Francesco Castellini e Renzo Cianchetti lo scultore Marco Coraggi.
“Quest’evento – spiega Claudio De Bonis – nasce con l’intento di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. In mostra ci sono sia opere di artisti di valenza internazionale che giovani esordienti, ma tutti dal mio punto di vista degni di nota. Inoltre queste manifestazioni nascono anche con lo scopo di creare delle buone sinergie tra operatori culturali, istituzioni ed amanti dell’arte”.
La mostra si potrà visitare fino al 6 gennaio con orario 15,00 – 20,00 ed ingresso gratuito.

Sonia Terzino

Ufficio Stampa

martedì 29 novembre 2011

Le Nozze di Cana di Massimo Bigioni saranno presentate al Leohotel di Leonessa in provincia di Rieti


Sarà ufficialmente presentata domenica 11 dicembre alle ore 17,00, presso il Leo Hotel, in Largo Gonesse 1 di Leonessa in provincia di Rieti, l’opera di Massimo Bigioni “Le nozze di Cana”. All’evento, oltre a nomi illustri del mondo della cultura e dell’arte contemporanea, saranno presenti l’Ambasciatore dell’Iraq presso la Santa Sede di Roma Sua Eccellenza Habeeb Mohammed Haidi Ali Al Sadar, il Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, il Presidente del consiglio comunale di Rieti Gianni Turina, il Padre Provinciale dei Cappuccini dell’Aquila Carmine Ranieri, il direttore sanitario della SS Lazio, specialista della medicina dello sport Ivo Pulcini, l’artista di fama mondiale William Tode, i critici d’arte Emidio Di Carlo, Sandro Costanzi, Carlo Roberto Sciascia e Sonia Terzino, la scrittrice Elisabetta Comastri e il Presidente dello Spoleto Arte Festival Luca Filipponi. Il lavoro è stato commissionato al valente artista reatino da Giuseppe Rauco, proprietario del Leo Hotel. L’opera che ha realizzato Bigioni, ispirandosi al primo miracolo di Gesù è un acrilico su tela di imponenti dimensioni, un metro ed ottanta per un metro e quaranta,
“Si è infiltrato nel mio cuore – afferma l’ambasciatore dell’Iraq parlando di Massimo – ancor prima di chiedere permesso alla mia mente. Quando l’ho incontrato la prima volta ho avuto la sensazione che una strana coincidenza mi avesse portato ad un artista unico nel suo genere. L’eleganza della sua natura unita all’ingegnosità della sua arte, la delicatezza della sua sensibilità e la sua disponibilità ad accogliere argomenti inerenti la pace, il dialogo ed altri valori, svelano il perché della mia apertura verso questo magnifico artista”. In realtà Massimo Bigioni racchiude in se tutti i tratti dei grandi pittori del passato che vivono e si nutrono della propria arte.
“Massimo – scrive William Tode – prosegue con le sue creazioni sulla scia della grande tradizione artistica ottocentesca che hanno caratterizzato tutte le scuole pittoriche umbre, laziali e partenopee. Questo è ciò che contraddistingue l’arte di Bigioni, che persegue in splendida solitudine, da autodidatta con dignità esecutiva, una pittura onesta, robusta per impianto sia stilistico che compositivo, mettendo a fuoco aspetti della vita miserevoli di tutti i giorni, del suo proletariato montano”. Massimo Bigioni vanta alle spalle un curriculum di tutto rispetto, tra i tanti riconoscimenti e mostre sia collettive che personali tenute dall’artista ricordiamo la partecipazione al festival internazionale del dialogo tra i popoli sezione pittura, scultura e poesia presso l’Ambasciata dell’Iraq in Italia, mostra personale presso la biblioteca del senato sala Giovanni Spadolini e dono dell’opera “In Movimento” al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mostra personale alla galleria comunale di Rieti, partecipazione alla 31° edizione del premio internazionale “Fontane di Roma” omaggio a Giovanni Paolo II Sala Protomoteca in Campidoglio, è stato presente per due anni consecutivi all’Expo internazionale Spoleto Arte Festival e al’ Expo Arte internazionale Salvador De Bahia. “Pensando alle Nozze di Cana – scrive la critica d’arte Sonia Terzino – immediatamente vengono in mente i lavori di Paolo Veronese e di Hieronymus Bosch, Bigioni ha saputo dare dell’evento una sua propria e particolare interpretazione. E’ la luce che, sapientemente catturata ed immortalata, invade il volto e gli occhi di Gesù il tratto distintivo del lavoro. Un quadro realizzato con un perfetto equilibrio pittorico dove si fondono felicemente fisica e metafisica. La tela emana una profonda armonia giocata su tre elementi basici: il miracolo del Cristo, la maternità e lo scorrere dell’acqua che da lì a poco diverrà vino. Tre elementi che sono fonte di vita. Quella per cui il figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto sulla terra per dare all’umanità la salvezza e la vita eterna”.


Sonia Terzino
Ufficio Stampa

mercoledì 20 luglio 2011

I riflessi di luce di Valentina Angeli



Frammenti rarefatti di luce che brillano tra le fronde degli alberi, che accendono albe e tramonti e si riflettono nello scorrere lento di ruscelli e laghi incantati. Questo il leitmotiv dei lavori di Valentina Angeli, giovane pittrice umbra che ha fatto della luce, sapientemente catturata ed immortalata sulla tela, il tratto distintivo della sua produzione artistica. Con “Riflessi di luce” l'artista ha ufficialmente presentato la sua prima mostra personale presso l'agriturismo Pian del Tevere di Torgiano domenica 17 luglio. L'evento è stato ideato e curato dalla giornalista, gallerista e critica d'arte Sonia Terzino. L' Angeli propone oltre venti tele che raccontano il cammino da lei svolto in questi anni. Valentina ha mosso i primi passi nel mondo dell'arte contemporanea frequentando lo studio del valente maestro ternano Mario Chiocchia. La creativa fin dall'inizio ha dimostrato di possedere innate doti pittoriche che nel corso degli anni è andata sempre più affinando e migliorando fino ad arrivare ad un suo personale percorso artistico.
Tra cielo e terra, tra umano e divino, spaziano le creazioni di Valentina, opere in cui l'artista supera i confini del tempo e dello spazio e si ricongiunge con l'Assoluto. Nella creazione il mistero della vita, ed è questo flatus che ogni volta la pittrice ricerca e riproduce.
I suoi non sono solo paesaggi, ma in modo particolare sono stati d'animo, emozioni, sensazioni, è l'interiorità dell'artista che emerge e si perde nelle meraviglie del creato ed è un crescendo di luci e colori che innalzano l'uomo a Dio. Così nelle tele della creativa si susseguono il tempo e lo scorrere delle stagioni, un ritmo scandito da quegli alberi che si innalzano imponenti verso il cielo e si confondono con le nuvole. Valentina nei suoi lavori annulla le distanze e tutto torna a nuova vita.
Un canto antico aleggia sulle tele della pittrice, una musica ancestrale che unisce tutti i popoli della terra, dall'oriente all'occidente, con quell'amore universale che rende ogni microcosmo una parte del Tutto. In questo modo Valentina immortala il suo amore per la vita, per la natura, per la famiglia, e trovano spazio i sentimenti ed i valori più intimi e sinceri dell'artista, dando anche al più piccolo essere inanimato una dimensione inedita e diversa. Quello di Valentina è un panteismo di greca memoria riletto e rivisitato dagli occhi di una donna del terzo millennio che trova anima e vigore tra le bellezze di verdi campi ed alte fronde.
In ogni cosa Valentina scruta l' anima, l' essenza e la sua natura non è quella matrigna di leopardiana memoria, ma è la Grande Madre da cui tutto prende vita ed origine. E' la natura magnanima in cui molte volte si è persa la penna di Saffo, quella tumultuosa del D'Annunzio, la natura cantata ed osannata da San Francesco, è la stessa musicata da Beethoven, in questo filone si collocano le creazioni della pittrice, che fonde nei suoi lavori pittura, musica e poesia.
Valentina prende l'uomo dell'era contemporanea e lo invita a riflettere, a fermarsi, a trovare il tempo per scrutare nel profondo del proprio cuore e lo porta nei lidi infiniti e sconfinati della bellezza, della purezza incontaminata che solo un'autentica opera d'arte racchiude. Opere dell'artista si trovano in permanenza presso la galleria l'Arte Reale di Bettona e di Cassano Magnago (Varese); molti i premi ed i riconoscimenti che la pittrice ha ricevuto: è stata vincitrice del premio Roberto Quacquarini ed Insula Romana 2010, seconda classificata sezione pittura figurativa Premio Eureka 2011, selezionata tra i primi undici tra i settanta partecipanti al premio internazionale Spoleto Festivalart 2011, mentre in novembre le opere dell'artista saranno esposte in una mostra personale presso il museo Villa Colleredo Mels di Recanati.
La mostra, si può visitare fino al 28 luglio con orario continuato ed ingresso gratuito.

Sonia Terzino
Ufficio Stampa

martedì 5 luglio 2011

Lo Spazio e la materia 2 mostra personale di Marco Coraggi

Sarà ufficialmente inaugurata sabato 9 luglio alle ore 18,00 presso la galleria l'Arte Reale di Bettona la mostra personale “lo Spazio e la Materia 2 “di Marco Coraggi. L'artista nativo di Perugia, dopo aver frequentato l'istituto d'arte di Deruta specializzandosi in ceramica con i docenti Gianni Busti e Romano Mazzini e l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci del capoluogo umbro settore scultura con il professore Edgardo Abbozzo, ha intrapreso un proprio cammino personale nel campo dell'arte contemporanea.
Per l'occasione Marco presenterà l'opera realizzata in maiolica dal titolo il “Viaggio”.
“Questo è un lavoro che ho portato a compimento nei primi anni 2000- spiega il creativo- è un' opera piena di simbolismo che racchiude il mio pensiero della vita e del suo divenire. Il viaggio inteso come fonte di conoscenza non solo nell'esplorare nuovi mondi ma in modo particolare nello scoprire la parte nascosta che risiede all'interno di ognuno di noi. In questa mia scultura ho voluto attraverso, forme e colori, racchiudere il magma della vita. L'esterno della creazione è grigio, come l'emisfero terrestre e poi la vela che salpa attraversata da un colore ocra intenso. Il navigante che passa bonacce e tempeste, momenti di gioia e di dolore, ed ho voluto imprimere un colore che stacca con la calma di tutto il resto, quel cremisi segno di coraggio che alberga in ogni novello Ulisse”.
Marco plasma la materia e prende la forma e le sembianze che l'animo dell'artista vuole imprimergli.
Un percorso sempre alla ricerca del nuovo, del non detto quello svolto dal giovane scultore.
Tra le sue creazioni ricordiamo un vaso di ceramica dedicato al Magistrato Giovanni Falcone, che l'artista ha voluto ricordare nel momento più tragico della sua vita quando è stato vittima dell'attentato da parte della mafia. In questa creazione imponente dalle ali di un falco tra le venature marroni si imprime un rosso caldo, il sangue umano versato dal magistrato in nome della legalità.
Alta opera molto interessante di Coraggi è Maida piccola statuetta in ceramica che ricorda le creazioni romane.
Naturalmente reinterpretate dalla mano attenta del creativo. Solo due colori si alternano sulla ceramica il bianco ed il nero, a simboleggiare i due grandi poli in cui si divide l'universo il bene ed il male, la luce e le tenebre, il giorno e la notte ma anche a dire che entrambi sono necessari per l'essere umano che non vi può essere l'uno senza l'altro.
Attualmente opere dell'artista si trovano in permanenza presso la galleria l'Arte Reale di Cassano Magnago Varese
La mostra si potrà visitare fino al 30 luglio tutti i giorni con ingresso gratuito e con il seguente orario 16 – 20.

Sonia Terzino
Ufficio Stampa

lunedì 7 febbraio 2011

Il sole spaccato due -mostra personale di Marcello Magnanelli

E' la stessa terra che ha dato i natali ad Alberto Burri, quella che ospita in questi giorni, presso la tipografia Grifoni Donati, una delle più antiche e storiche di Città di Castello, in Corso Cavour 20, la mostra personale, dal titolo il Sole Spaccato due, dell' enfant prodige Marcello Magnanelli. In esposizioni oltre 15 tele che raccontano il percorso pittorico svolto dall'artista dagli anni 1970 fino al 2011. Sembra un paragone assurdo, eppure sono molte le similitudini che legano il pittore tifernate al grande Maestro del Novecento.
Entrambi da sempre hanno cercato di rompere gli schemi dell'arte tradizionale per immergersi nelle speculazioni introspettive dell'onirico e dell'immaginifico. Ma non solo,come per Burri le cui tele più significative nascono durante la prigionia, anche per Magnanelli sono le difficoltà e le traversie della vita che lo spingono verso delle creazioni sempre più prettamente concettuali.
Negli anni ottanta, poco più che ventenne, il Magnanelli propone i suoi lavori al grande pubblico che vengono immediatamente accolti in maniera favorevole dalla critica di settore. Tra i primi a prendere in considerazione le tele del giovane artista lo storico dell'arte Giuliano Serafini. Nel corso del tempo Marcello Magnanelli si è discostato sempre più dalla pittura contemporanea per immergersi totalmente in un profondo processo interiore. Nascono in questo modo i lavori più recenti, figli del suo essere artista tout court, di essere sempre dentro e fuori gli schemi tradizionali. Si arriva così ai quadri degli ultimi anni, dove l'artista sembra prendere le distanze dalla scuola di Burri, per arrivare ad una pittura più scarna, più essenziale che lo porta a confrontarsi con l'arte di Eduard Munch e del pittore maledetto americano Jean Michel Basquiat.
Come per questi ultimi due anche Marcello ha intrapreso un lavoro di semplificazione, dove pochi ed essenziali elementi dominano la tela, eppure sono grida che lanciano lacrime di profondo pathos.
Presso i locali della tipografia di Città di Castello la mostra si potrà visitare fino al 20 febbraio con i seguenti orari 11 – 13 ,17,30- 20,00 tutti i giorni con ingresso gratuito. Attualmente i lavori del pittore tifernate si trovano in mostra permanente presso la galleria l'Arte Reale di Bettona, il ristorante i Quattro Gatti di Passaggio di Bettona ed il Centro Internationale Pompadour di Parigi.

Sonia Terzino
Ufficio Stampa

lunedì 31 gennaio 2011

Panna montata e peperoncino il libro di filastrocche di Vittorio FedericiC'è un mondo fatto di magia, di ricordi, di profonde emozioni e sensazioni. Q

C'è un mondo fatto di magia, di ricordi, di profonde emozioni e sensazioni. Questo il leit motiv del libro di filastrocche di Vittorio Federici “Panna montata e peperoncino” con le illustrazioni di Marina Penta ed edito dalla Gjes General Jotter Editorial System di Milano. -

Vittorio Federici, attualmente direttore del poliambulatorio Effetre di Cassano Magnago di Varese, con questo libro di filastrocche ha voluto aprire lo scrigno dei ricordi e fare spazio ai sentimenti, agli amori più veri e profondi della sua vita. A partire dalla prima pagina del testo dove aleggia una bella dedica all'amata mamma, da lui stesso definita scintilla energetica e timone incessante di ogni sua azione.

Scorrendo il testo ciò che emerge è l'animo di un uomo rimasto nel profondo un eterno bambino, nel senso più bello e nobile del termine. Vittorio sa ancora guardare il mondo con gli occhi limpidi dei fanciulli e così ce lo racconta, ci parla di amicizia, di amore, dei giochi dell'infanzia, ma anche della bellezza femminile, del tempo che passa che a lui sembra ne' toccarlo ne' tanto meno scalfirlo.

Lui che sa trasformare come per incanto ogni sconfitta in vittoria, ogni sofferenza in gioia, lui che è capace di fare del dolore il motore propulsore della vita.

Con un occhio sempre attento a chi è in difficoltà, ai poveri, a quelli meno fortunati.

Queste filastrocche, nate per i bambini, sono un grande monito anche per i grandi, spingono il lettore a riflettere sui valori veri e fondamentali della vita.



Un libro propedeutico per tutti, genitori e figli che la sera, accoccolati sul divano leggendo le filastrocche di “Mago Vittorio”, si addormentano felici, sapendo che il futuro è sempre nelle mani di chi è capace di pensarlo, inventarlo e realizzarlo.



Ufficio Stampa

Sonia Terzino

giornalista, critica d'arte e di teatro