sabato 1 luglio 2017

La grande bellezza dell’Umbria segreta Premio alla carriera al Maestro Franco Venanti “La grande bellezza dell’Umbria segreta”, questo il nome dell’esposizione di arte contemporanea che sarà ufficialmente inaugurata venerdì 14 luglio, alle ore 18, presso la Mola del Sacramento di Ferentillo, Terni. L’evento, che si tiene in uno dei luoghi più belli e suggestivi dell’Umbria, è stato organizzato dalla giornalista e critico d’arte Sonia Terzino in collaborazione con il Maestro Stefano Pannacci, con l’Associazione culturale l’Accademia del Libero Pensiero con il patrocinio della Regione dell’Umbria, della provincia di Perugia, dei comuni di Perugia, Narni e Ferentillo. Oltre cinquanta artisti di fama internazionale prendono parte alla manifestazione che nasce con lo scopo di far conoscere e valorizzare un territorio ricco di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche. “Vi è un’Umbria segreta – scrive Sonia Terzino nella presentazione del catalogo della mostra - la cui bellezza è gelosamente custodita come in uno scrigno. Questo è il paesaggio che caratterizza l’antico borgo di Ferentillo, ubicato tra lo scorrere del fiume Nera, pareti rocciose e dolci colline. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, tutto è perfezione ed armonia. La natura vergine ed incontaminata racchiude misteri e segreti e quella magia di un fascino eterno e senza tempo. Per esaltare ancora di più tante meraviglie naturali è nato il progetto “La grande bellezza dell’Umbria segreta” un’esposizione di arte contemporanea che racchiude il meglio dei creativi del terzo millennio. E chi meglio degli artisti, figli prediletti del Signore, loro che con le proprie mani più si avvicinano a Dio ed ogni giorno danno vita ad opere dell’ingegno, poteva portare avanti un disegno così ambizioso? Nato con il solo scopo di far conoscere il cuore verde d’Italia e come questa terra martoriata ormai da lungo tempo da troppe calamità naturali tuttavia non si piega e le sue genti, con l’orgoglio e la dignità che solo gli umbri posseggono, tiene sempre alta la testa e lotta ogni giorno per un domani migliore. Un progetto ambizioso che il prossimo anno diverrà itinerante toccando tutti i borghi più caratteristici della Valle del Nera sino a concludersi con una grandissima manifestazione a Norcia che sarà ripetuta nei musei, nelle gallerie e nelle Ambasciate straniere che si trovano nella capitale ed alla Sala Nervi in Vaticano. Il ricavato dell’evento sarà completamente devoluto al Comune di Norcia per la ricostruzione della basilica di San Benedetto”. Per questa edizione è stato anche designato un premio alla carriera che il comitato organizzatore ha deciso di consegnare al Maestro Franco Venanti, artista di fama internazionale conosciuto in tutto il mondo per le sue innate doti pittoriche, ma anche per la sua sensibilità ed umanità che da sempre lo caratterizzano. Inoltre sarà premiata anche l’attrice e modella Stefania Visconti, protagonista dell’ultimo videoclip dei Pooh. La mostra si potrà visitare fino al 18 luglio con ingresso gratuito ed orario continuato. Sonia Terzino Ufficio Stampa mobile 3409852238 soternews@hotmail.com
Passioni visive. Questo il titolo della ambiziosa retrospettiva dedicata a Marino Marini (Pistoia, 1901-Viareggio, 1980) presentata dalla Fondazione Marino Marini a Pistoia, casa sua. Dove esattamente? A Palazzo Fabroni -già sede della bella retrospettiva di Giovanni Frangi questa primavera e ora di Giovanni Pisano- dal 16 settembre 2017 al 7 gennaio 2018. Vista facciata bicroma di Sant’Andrea. Quattro mesi di serrati confronti con i modelli di scultura coevi e passati. Il tutto sarà poi trasferito in laguna alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dal 27 gennaio all’1 maggio 2018. Una grande, grandissima esposizione -frutto di anni di studio e lavoro di Barbara Cinelli e Flavio Fergonzi- che ripercorre tutte le fasi della creazione artistica di Marino Marini, dagli anni Venti agli anni Sessanta. La rassegna si articola in dieci sezioni. Ogni sezione propone un raffronto e dialogo scultoreo. Le invenzioni plastiche dello scultore pistoiese sono poste in relazione con i grandi modelli della scultura del Novecento ed esempi di scultura dei secoli passati. Dall’antichità egizia a quella greco-arcaica ed etrusca. Dalla scultura medievale a quella del Rinascimento e dell’Ottocento. Nella prima sezione i busti degli esordi sono affiancati a canopi etruschi e a busti rinascimentali. “Popolo”, la terracotta del 1929, punto di svolta arcaista, si misura con una testa greco-arcaica da Selinunte e con un coperchio figurato di una sepoltura etrusca. Intanto il capolavoro ligneo “Ersilia”, dialoga con sculture etrusche e antico-italiche.