martedì 29 novembre 2011

Le Nozze di Cana di Massimo Bigioni saranno presentate al Leohotel di Leonessa in provincia di Rieti


Sarà ufficialmente presentata domenica 11 dicembre alle ore 17,00, presso il Leo Hotel, in Largo Gonesse 1 di Leonessa in provincia di Rieti, l’opera di Massimo Bigioni “Le nozze di Cana”. All’evento, oltre a nomi illustri del mondo della cultura e dell’arte contemporanea, saranno presenti l’Ambasciatore dell’Iraq presso la Santa Sede di Roma Sua Eccellenza Habeeb Mohammed Haidi Ali Al Sadar, il Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, il Presidente del consiglio comunale di Rieti Gianni Turina, il Padre Provinciale dei Cappuccini dell’Aquila Carmine Ranieri, il direttore sanitario della SS Lazio, specialista della medicina dello sport Ivo Pulcini, l’artista di fama mondiale William Tode, i critici d’arte Emidio Di Carlo, Sandro Costanzi, Carlo Roberto Sciascia e Sonia Terzino, la scrittrice Elisabetta Comastri e il Presidente dello Spoleto Arte Festival Luca Filipponi. Il lavoro è stato commissionato al valente artista reatino da Giuseppe Rauco, proprietario del Leo Hotel. L’opera che ha realizzato Bigioni, ispirandosi al primo miracolo di Gesù è un acrilico su tela di imponenti dimensioni, un metro ed ottanta per un metro e quaranta,
“Si è infiltrato nel mio cuore – afferma l’ambasciatore dell’Iraq parlando di Massimo – ancor prima di chiedere permesso alla mia mente. Quando l’ho incontrato la prima volta ho avuto la sensazione che una strana coincidenza mi avesse portato ad un artista unico nel suo genere. L’eleganza della sua natura unita all’ingegnosità della sua arte, la delicatezza della sua sensibilità e la sua disponibilità ad accogliere argomenti inerenti la pace, il dialogo ed altri valori, svelano il perché della mia apertura verso questo magnifico artista”. In realtà Massimo Bigioni racchiude in se tutti i tratti dei grandi pittori del passato che vivono e si nutrono della propria arte.
“Massimo – scrive William Tode – prosegue con le sue creazioni sulla scia della grande tradizione artistica ottocentesca che hanno caratterizzato tutte le scuole pittoriche umbre, laziali e partenopee. Questo è ciò che contraddistingue l’arte di Bigioni, che persegue in splendida solitudine, da autodidatta con dignità esecutiva, una pittura onesta, robusta per impianto sia stilistico che compositivo, mettendo a fuoco aspetti della vita miserevoli di tutti i giorni, del suo proletariato montano”. Massimo Bigioni vanta alle spalle un curriculum di tutto rispetto, tra i tanti riconoscimenti e mostre sia collettive che personali tenute dall’artista ricordiamo la partecipazione al festival internazionale del dialogo tra i popoli sezione pittura, scultura e poesia presso l’Ambasciata dell’Iraq in Italia, mostra personale presso la biblioteca del senato sala Giovanni Spadolini e dono dell’opera “In Movimento” al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mostra personale alla galleria comunale di Rieti, partecipazione alla 31° edizione del premio internazionale “Fontane di Roma” omaggio a Giovanni Paolo II Sala Protomoteca in Campidoglio, è stato presente per due anni consecutivi all’Expo internazionale Spoleto Arte Festival e al’ Expo Arte internazionale Salvador De Bahia. “Pensando alle Nozze di Cana – scrive la critica d’arte Sonia Terzino – immediatamente vengono in mente i lavori di Paolo Veronese e di Hieronymus Bosch, Bigioni ha saputo dare dell’evento una sua propria e particolare interpretazione. E’ la luce che, sapientemente catturata ed immortalata, invade il volto e gli occhi di Gesù il tratto distintivo del lavoro. Un quadro realizzato con un perfetto equilibrio pittorico dove si fondono felicemente fisica e metafisica. La tela emana una profonda armonia giocata su tre elementi basici: il miracolo del Cristo, la maternità e lo scorrere dell’acqua che da lì a poco diverrà vino. Tre elementi che sono fonte di vita. Quella per cui il figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto sulla terra per dare all’umanità la salvezza e la vita eterna”.


Sonia Terzino
Ufficio Stampa